lunedì 24 dicembre 2012

People hearing without listening

(continua da qui)

4. Venne un altro ministro, che modificò radicalmente il quadro orario delle superiori. Tolse tante sperimentazioni, e ridusse il numero di ore di lezione durante la settimana. Per quanto riguarda matematica, ci disse che in terza le ore sarebbero passate da 4 a 3, ma poi si sarebbe aggiunta una nuova materia, denominata complementi di matematica, per un'ora in più alla settimana. Da 4 saremmo gattopardescamente passati a 3+1.

Diamo un'occhiata ai programmi, ci siamo detti noi docenti, per capire un po' cosa sarebbe cambiato. Non sto qui a farvi vedere lo schema della suddivisione degli argomenti, ma vi farò solo un esempio riguardante uno specifico argomento.

Matematica: funzioni logaritmiche.
Complementi di matematica: il logaritmo in base e.

[Per i non addetti ai lavori: sarebbe come scrivere, in un programma di grammatica, la voce "articoli determinativi", e in un ipotetico programma di complementi di grammatica, la voce "l'articolo lo"]


5. Nel mondo della scuola 3+1 non fa 4, sarebbe troppo facile. Una materia in più significa tante cose, tutte quante aventi a che fare con la burocrazia. Per questo motivo (e per altri problemi analoghi in altre materie) invitammo a scuola un super esperto, uno di quelli che erano nella commissione riforma e avevano pensato, nel dettaglio, a queste modifiche. Quella che segue è una trascrizione il più possibile fedele della nostra richiesta di chiarimenti.

«Abbiamo un problemino».

«Dite pure».

«Con questa nuova materia, complementi di matematica, come dobbiamo comportarci? Abbiamo due voti? Perché se una insufficienza in matematica è un problema, due sono ancora peggio».

«Ma no, ma non importa, ma figuriamoci. Lo scopo non era questo, si voleva introdurre una materia che mostrasse l'applicazione della matematica nella tecnica [il lettore non dimentichi il logaritmo in base e citato poco fa]».

«No, va bene, certo, ma in pagella quindi come facciamo?».

«Guardate, voi dite all'ufficio scolastico regionale che mettete un voto unico [i capelli della preside si rizzano come se qualcuno le avesse collegato un generatore di Van der Graaf alle orecchie]».

«Ma possiamo?».

«Voi dite così, e se loro hanno delle idee migliori ve le fate raccontare».

«Ehm, ok. Ma se ci fossero due insegnanti?».

«In che senso?».

«Eh, nel senso che potremmo avere un insegnante che insegna matematica e uno che insegna complementi, ha presente la faccenda delle 18 ore?».

«Ah, non ci avevo pensato [rileggete pure quanto volete, questa è una citazione esatta]».

«Perché con due insegnanti non si può mica mettere un voto unico».

«Eh, no».

«E quindi?».

«Guardate, devo dire che, quando in commissione si decise per inserire i complementi di matematica, io ero assente [giuro, ha detto così, davvero]. Ma mi informerò e vi saprò dire».


5. Non ci seppe mai dire nulla, ma ci pensò il ministero in persona, con due comunicazioni. Fino all'anno scorso, per molte materie comparivano due voti nella pagella del primo quadrimestre: uno voto per lo scritto e uno per l'orale.

A inizio anno scolastico il ministero ci disse che, nelle classi interessate dalla riforma, non avremmo più dovuto mettere due voti in pagella, ma uno solo. Va bene, quindi avremmo avuto un voto per matematica e uno per complementi.

Poi, i primi di dicembre [dicembre, non settembre], ci disse che il voto di complementi si sarebbe dovuto fondere con quello di matematica. Quindi un solo voto, anche se ci sono due insegnanti diversi.

Se non vi è chiara l'implicazione, immaginate per un momento di tornare a scuola e di avere un insegnante di matematica che non vi dà il voto. Ecco.

8 commenti:

francesca ha detto...

E' il programma dei tecnici? Davvero? Aiuto.

zar ha detto...

Sì, dalle terze di quest'anno. E anche il prossimo anno, nelle quarte, ci sarà il 3+1.

bibi.adrenalina ha detto...

Ci dev'essere una legge, che non sia quella di Murphy, che spiega come mai nei posti decisionali ci vanno a finire sempre e soltanto degli incapaci privi di buon senso.
Un teorema, temo un assioma, non so, il matematico sei tu.
Se ti può consolare, ma credo di no, anzi getta ancor più nello sconforto, questo meccanismo funziona esattamente così anche in altri settori...

Galatea ha detto...

Alle medie era successo lo stesso quando hanno introdotto in italiano la famosa sesta ora di approfondimento. Che poteva essere fatta anche da un insegnante diverso dal titolare delle altre ore di materie letterarie, e poi, a seconda della scuola, poteva essere "grammatica" o "educazione civica" o storia e geografia. Io ho insegnato per un anno approfondimento di educazione civica in una classe non mia, in cui avevo solo quell'ora. Davo i voti, che però poi furono fatti confluire nel voto di "storia", fatta però da una collega. Per giunta, io non potevo firmare i verbali perché approfndimento non è una "materia", quindi in teoria non esistevo. Bella esperienza, eh.

zar ha detto...

Brr, per fortuna quest'anno da noi matematica+complementi vengono fatte dallo stesso insegnante, ma tremo al pensiero di quello che succederà l'anno prossimo.

la povna ha detto...

E' una follia, quella della divisione di matematica da complementi. Da noi in alcune classi lo fa lo stesso insegnante, in altre no. Però - una volta ancora - per fortuna un bravo dirigente obbliga a una collegialità e una collaborazione tale le due colleghe che nessuno degli alunni osa metterle minimamente in discussione, anche perché entrambe i voti li danno, eccome. Però è, mi rendo conto, un caso fortunato che minimizza una situazione potenzialmente molto complicata, specie nelle scuole affette da nonnismo che evocavi.

Marco ha detto...

Tra l'altro si aggiunge anche il problema di avere almeno due voti per alunno (per quadrimestre) per la nuova materia, tutto tempo prezioso che se ne va e che si sarebbe risparmiato con le 4 ore di matematica (magari includendo nel programma anche i "complementi")

zar ha detto...

Sì, una roba da matti (e una perdita di tempo)