lunedì 11 gennaio 2010

Orbitsville

Mettendo ordine nei miei hard disk (ah ah) ho ritrovato una recensione che ho scritto tanto tempo fa, nel 1992. Riguarda un autore di fantascienza che a me piace molto: Bob Shaw. In quella recensione parlavo della trilogia di Orbitsville. Eccola qua:

More about Sfera orbitale

Bob Shaw, per chi non lo sapesse, è un "inventore": nei suoi romanzi inserisce sempre aggeggi nuovi, da lui creati. Per esempio i "quasiocchi" del romanzo Il cieco del non spazio, o il "vetro lento" di un romanzo che non ho ancora letto. È uno scrittore di fantascienza hard, anche se nella trilogia di Mondo, Sopramondo e Oltremondo mi è sembrato meno hard del solito (non tanto per le astronavi di legno, che giudico una trovata magnifica, quanto per la telepatia che spunta come il prezzemolo).

In questa trilogia si narra di una immensa sfera (immensa significa che il raggio è uguale al raggio dell'orbita terrestre) che racchiude un sole, e che è abitabile sulla superficie interna.

Il primo volume, il cui titolo originale è Orbitsville, racconta della scoperta della stella. &Ergave; un racconto abbastanza asimoviano, c'è il tiranno (una donna, la capa suprema della compagnia che ha il monopolio sulle astronavi tachioniche), e c'è l'eroe-esploratore acerrimo nemico del tiranno.

More about Ritorno a Orbitsville

Il secondo volume ha come titolo originale Orbitsville departure, e racconta quello che è successo sulla terra qualche secolo dopo la scoperta di Orbitsville. La terra è quasi deserta, quasi tutti se ne sono andati su Orbitsville, che ingoia uomini senza fatica, ma che può costituire un pericolo: gli uomini che vivono là non hanno più nessuno stimolo all'intelligenza, hanno trovato un "paradiso" che li annulla a poco a poco, rimangono per tutta la vita eterni coloni e la civiltà non si sviluppa mai. In questa parte c'è l'eroe, non più così positivo come l'eroe del romanzo precedente (o almeno così sembra, almeno per gran parte del libro), c'è l'antieroe, non totalmente negativo, c'è una donna molto bella e ci sono alcune piccolissime annotazioni pruriginose (avete presente gli ultimi Asimov? ecco, circa così, ma piu' fini. Inoltre, le storie d'amore di Asimov sono sempre a lieto fine, qui non è detto che sia così). L'ambientazione è tutta sulla terra, solo nell'ultima parte si parla di Orbitsville, che però… [non aggiungo altro]. Un'ultima nota: ci sono alcune invenzioni: la Luddite Special, la pistola ammazza computer; la mentalica e i mentoni.

More about I costruttori di Orbitsville

Il terzo volume si intitola Orbitsville judgement e, al contrario del precedente, è tutto ambientato su Big O (questo è il nome della sfera datole dagli abitanti). Qualcosa è successo a Orbitsville alla fine dello scorso volume, e chi era fuori se n'è accorto. Ma chi era dentro? L'eroe di questo romanzo è invece negativo (non cattivo, direi piuttosto "maledetto", come i famosi poeti francesi…), almeno per gran parte del racconto. Qui le note pruriginose aumentano, aumentano le donne, e si conclude la trilogia. Shaw potrebbe comunque scrivere un quarto romanzo, ma se è intelligente non lo fa. Se lo farà, lo leggerò.

Scopro oggi che è Bob Shaw è morto nel 1996.

1 commento:

Anacho ha detto...

Grande scrittore, il nostro Bob.
La trilogia di supramondo è ambientata in un universo dove le leggi della fisica sono differenti (per dire il rapporto tra circonferenza e diametro è esattamente 3), pertanto ci sta anche la telepatia.
I racconti sul vetrolento restano la sua cosa migliore, lì il nostro è poetico e immaginifico come non mai.