venerdì 15 gennaio 2010

A cosa servono i social network

Fino a ieri non sapevo cosa significasse il termine standard in ambito musicale, e, sì, vabbè, sapevo che Keith Jarrett era un musicista, ma non credo di averlo mai ascoltato consapevolmente.

Poi leggo per caso questo, e ora le note di The Köln Concert stanno riempiendo la casa. Da cui spero di non dover uscire a che il concerto non è finito.

10 commenti:

peppe ha detto...

Ottimo inizio. Non ti fermare.

zar ha detto...

Ora mi documento sul signor Jarrett.

Ronkas ha detto...

L'ho scoperto due anni fa e me ne sono innamorato.
Il Koln è veramente un classico intramontabile. E come dice peppe, è un buon inizio.

Se gradisci il Koln prova col Carnegie Hall Concert o cambia colori e vai su "The Melody At Night With You".

Quest'ultimo è penso la cosa più dolcemente romantica e raffinata che ho mai sentito.

zar ha detto...

Eh, vedo che parlano bene anche di quelli.

Giu ha detto...

Consiglio i concerti di Vienna, Parigi e soprattutto la Scala. Lascerei stare gli ultimi e la serie dei Sun Bear Concerts.

zar ha detto...

Grazie.

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Sì, non ti fermare al Jarrett patinato dei piano solo. Benvenuto nel club.

cicci ha detto...

se no puoi sempre chiamare me per un "cicci concert" ahahhahaa!

Ronkas ha detto...

Mi sentirei anche di consigliare il nostrano Einaudi, che non è certo allo stesso livello, ma per completezza è comunque citabile ugualmente.

La collezione "Divenire" a me piace molto.

cicci ha detto...

concordo. Aggiungerei anche "Le Onde", "I giorni" e "una mattina".