martedì 4 novembre 2008

Io e Obama

Diciamo le stesse cose:

“Vietare le braghe calate sarebbe una sciocchezza, abbiamo cose più importanti di cui occuparci. Detto questo, ragazzi: tiratevi su i calzoni. State camminando al fianco di vostra madre, di vostra nonna, e vi si vedono le mutande. Voi dite, che c’è di male? Dai, per favore. Ci sono questioni che non si regolano per legge, ma c’è anche una questione di rispetto per quelli che non vogliono vedere le vostre mutande. E io sono uno di quelli”.

(via Wittgenstein)

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Io gli dico sempre:pensa se invece delle ragazze, ti guarda il sedere qualche vecchiaccio con strane tendenze. Qualcuno sono riuscita a farlo coprire (altri no: si vede che anche il vecchiaccio gli sta bene....)

zar ha detto...

Uhm, la carta del vecchio bavoso non l'ho ancora giocata...

Maurizio ha detto...

Io ai miei alunni dico (scherzando, ma non troppo): ma le mutande non te le cambi mai?

zar ha detto...

Eheh :-)

giovanna ha detto...

bah! io ne ho uno con le mutande (verdi) sempre di fuori:
gli ho cantato:
"mi ricordo mutande verdi..." :-)

Anonimo ha detto...

bene, si potrebbe rispondere.
ma non è la stessa cosa che diceva mio padre quando tentavo di tenere i capelli lunghi, o portare i jeans lavati con la varichina, o ascoltavo musica che mio padre chiamava 'barattoli che cascano' ?

Anonimo ha detto...

Bè, in effetti tutte le mode dopo un po' passano, per cui basta aspettare un po' di tempo e i sederi forse si ricopriranno da soli. il problema è: e se la moda successiva suggerisce di tenerli calati... sul davanti, anzichè sul dietro? ma forse finiremo come i babbuini, con le parti intime ben esibite e provvidenzialmente colorate di rosso magenta, in caso ci fosse il rischio di sbagliare mira!! il passo seguente sarà una scena di viuulenza scimmiesca, tipo l'incipit di 2001 odissea nello spazio e tutti adoreremo un monolito fracassando ossa qua e la'. :))))))

Ronkas ha detto...

Oh ma lo dici tu prof, lo dice Baracca, ma lo dico anche io e molti altri.
Il problema è che lui è il presidente degli Stati Uniti; tu un grande professore di matematica in una scuola sperduta nel centro di una città.
E io, ancor peggio, sono uno studentello tra i tanti.

Una sottile ma letale differenza.

Anonimo ha detto...

fatto sta che..
YES, WE CAN! :P
-cicci-

Annarita ha detto...

Anonimo mi ha tolto le parole di bocca:
Yes, we can!:)

Anonimo ha detto...

sono cicci! non sono anonima :( sono solo poco tecnologica! Ciao!

Annarita ha detto...

Beh, cicci, piacere!;)

Anonimo ha detto...

piacere mio :)
mi intrufolo ogni tanto nel blog del mio assistente di tesina dell'anno scorso, zar papàmatico.
Alla prossima!

zar ha detto...

"Assistente di tesina" è una qualifica meravigliosa :-)

Rosita el Redalt ha detto...

Se certi bacchettoni studiassero un po' storia del costume non direbbero cose così inutili...
nel Cinquecento i nobili signori si mettevano sopra alle Brache o bragotte una specie di mutanda che ostentava e ingrandiva il fallo...
tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento le dame francesi nobili si "svestivano", per le serate danzanti, con abiti impalpabili, di seta leggera e trasparente, a volte bagnata per sembrare ancora di più donne antiche (come uscite dalle sculture di Fidia)... altrochè ombellichi.
Detto questo io a quegl'impudenti che oltre alle mutande, durante un azzardato piegamento, mostravano anche altro dicevo "ti si vede l'oculo del Pantheon!". La reazione era che al sorriso dello sventurato si univano le risate derisorie della classe!
Adesso ho solo bimbe e queste cose non le posso più dire!