Centocinquanta anni fa (più due giorni, sono in ritardo, ma sono ammalato, mi giustifico) Arthur Cayley inviò alla Royal Society di Londra un suo articolo sulle matrici, dal titolo A Memoir on the Theory of Matrices. Da allora il mondo si è riempito di autovalori e autovettori.
Con un po' di pazienza, qui si può trovare l'articolo completo (bisogna andare a pagina 475).
6 commenti:
Leggerò l'articolo quanto prima!
Devi solo aver la pazienza di scaricare tutto il pdf (o, meglio, il djvu) e andare a pagina 475 (quella scritta su carta, quella del file è diversa, comunque cerca che trovi).
tenero!
Molto bene...ma una cosa non ho capito: questo Cayley (che non avevo mai sentito nominare, a dire il vero) ha sviluppato tutta la teoria che c'è nella memoria o ha sistematizzato studi precedenti? Perché nella prima ipotesi è decisamente sottovalutato. Non tanto per l'articolo in sé(che, anzi, in certi tratti mi sembra quasi pedante), ma per la portata del lavoro.
Bè, ha certamente sistematizzato, perché Cramer (per citare uno a caso che aveva a che fare con le matrici) è precedente. Ma, da quanto ho capito, la scoperta del polinomio caratteristico di una matrice (e, quindi, degli autovalori e degli autovettori) è nata con quel lavoro di cui ho riportato il link.
Se dai un'occhiata alla voce a lui dedicata su Wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Cayley) vedi quanta roba ha fatto... La definizione di gruppo, per esempio, è sua.
E gli ottonioni...non scordiamo gli ottonioni.
Ma nel mio corso, se uno non ha inventato delle funzioni speciali (tipo Laguerre) non lo si cita.
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