lunedì 28 giugno 2010

Logicomix

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Logicomix è un libro a fumetti che si sviluppa su tre livelli. Nel primo, i protagonisti sono gli autori, ritratti mentre stanno lavorando alla realizzazione del libro stesso. Dunque Logicomix è un libro autoreferenziale, che parla di sé. E l'autoreferenzialità è uno dei temi cardine della storia, naturalmente.

Il protagonista del secondo livello è Bertrand Russel. Il primo settembre del 1939 Hitler invade la Polonia; il quattro settembre il Regno Unito dichiara guerra alla Germania, e Russel viene invitato da un'università americana a tenere una conferenza sul rapporto tra la logica e le vicende umane. Il matematico viene accolto da un gruppo di isolazionisti, contrari all'entrata in guerra degli Stati Uniti, che invitano Russell a rinunciare alla sua lezione per unirsi, invece, alla loro protesta. Russell ribalta la situazione, e convince gli isolazionisti a partecipare alla sua conferenza con queste parole:  ma io parlerò, appunto… di ragione, e nella sua espressione più alta: la logica! Quale modo migliore per introdurre un dibattito sulla guerra?

Il terzo livello vede come protagonista la Logica: la conferenza di Russell è un lungo flashback in cui il matematico racconta la storia della sua vita, che è anche la storia della ricerca dei fondamenti della matematica, e la storia della loro crisi. In questo racconto compaiono praticamente tutti i matematici dell'epoca: Cantor, Frege, Gödel, Hilbert, Poincaré, Von Neumann, Whitehead, Wittgenstein (se vogliamo considerarlo un matematico).

Il terzo livello si conclude con le parole di Von Neumann pronunciate dopo aver assistito alla dimostrazione del teorema di incompletezza di Gödel: è la fine.

Il secondo livello si conclude invece con le parole di Russell rivolte agli isolazionsti: sentite, il mio è davvero un racconto ammonitore, una storia narrata che mette in guardia dalle soluzioni preconfezionate. Dalla semplice applicazione di formule… soprattutto per voi, che vi trovate di fronte a problemi così difficili.

Il primo livello, infine, si conclude con una rappresentazione teatrale: gli autori del libro sono invitati a teatro, ad assistere alle prove dell'Orestea. Nel finale le Furie, che voglio punire Oreste, lo inseguono fino alla città di Atene, dove egli invoca la protezione di Atena, la dea della saggezza. La quale non si comporta assolutamente come ci si aspetta da una divinità greca, perché chiama a decidere delle sorti di Oreste tutti i cittadini di Atene, dando così origine al sistema del processo giuridico democratico.


La traduzione italiana è buona; se proprio si vuole notare un difetto, questo è nella realizzazione dei fumetti: le dimensioni delle nuvolette sono identiche a quelle della versione inglese, ma la traduzione italiana è a volte un po' troppo lunga. Per fare stare l'intera frase dentro alla nuvola, a volte è stato rimpicciolito il carattere, e questo dà un po' fastidio.

Sono 352 pagine che vale la pena di leggere.

2 commenti:

Helios ha detto...

Ce l'ho da parecchi mesi ormai (in lingua originale, che incredibilmente è l'inglese (prima l'ha scritto in inglese e solo dopo tradotto in greco)).. e devo dire che è davvero un GRAN bel libro :)

Gianluigi Filippelli ha detto...

L'ho acquistato oggi: penso che diventerà una delle letture estive!