Keplero ha pubblicato un link, segnalatomi poi anche da Marcello Seri, relativo a uno studio compiuto da alcuni studenti del Liceo Scientifico “A. Vallisneri” di Lucca: analizzando le registrazioni in mp3 delle comunicazioni tra Neil Armstrong (sulla luna) e il controllo di Houston (sulla terra) hanno notato che le parole trasmesse da Houston, riecheggiando all'interno del casco dell'astronauta, rientravano nel suo microfono e venivano ritrasmesse a terra, creando un'eco.
Misurando il ritardo dell'eco, gli studenti sono stati in grado di misurare la distanza terra-luna.
Usando poi le registrazioni della missione Apollo 17 (che è rimasta sulla superficie lunare per circa trecento ore) gli studenti sono riusciti a misurare anche l'eccentricità dell'orbita lunare. Non male, eh?
(Guardando il testo dell'articolo, vedo che ha partecipato anche il Liceo Scientifico “E. Fermi” di Massa: onore anche a loro)
6 commenti:
chissà che penseranno i complottisti che affermano che l'uomo non è mai sbarcato sulla luna :-)
Bè, è evidente che chi ha organizzato il complotto ha pensato anche al giusto ritardo della voce, no...?
Perché mi sfugge l'utilità di tutto questo?
Sei noioso :-)
stupendo, pero' precisaci una cosa: la distanza terra-luna calcolata da loro, era paragonabile a quella "vera", cioè quella che si sa dai libri (notare che, appunto, vera è tra virgolette), e quanto errore hanno ottenuto rispetto ai dati ufficiali? a ogni modo restano dei grandi.
Sisì, paragonabile. Hanno confrontato con una tavola delle effemeridi per valutare l'errore (dovuto soprattutto a ritardi introdotti dalle apparecchiature elettroniche).
Posta un commento