venerdì 4 luglio 2008

L'arte del Commissario -esterno-

L'essere uscita indenne dall'ennesimo esame di stato mi ha reso degna di un premio: l'invito a partecipare a questo spazio, regno incontrastato del proooof (naturalmente è stata una sua idea, tutta, tutta sua, io non ci pensavo nemmeno ;--).

Non mi dilungherò a spiegare l'esperienza perché, nonostante abbia già partecipato a molti esami, continuo a stupirmi sempre di quanto "locale" — direi professorale — sia la scuola statale, regno assoluto dell'ignoranza della legge e delle norme vigenti nonché paradiso del "personalissimo e mutevole-a-piacimento-buonsenso".

Sicuramente è colpa mia.

Del resto se qualcuno mi nomina commissario è chiaro che mi monto la testa!
Però non mi sento bene nell'uniforme del commissario: prima di tutto perché è un nome maschile, e già mi indispettisco, poi l'uniforme mi uniforma e fa a pugni con la disciplina delle arti visive che immeritatamente, ma orgogliosamente, rappresento.

Mi sto perdendo... ma il mio invito era finalizzato a regalarvi le più prelibate porzioni sull'abbondante e gustosa produzione dei candidati, che sono candidi, poverini, per definizione!

Dal tema su Montale:

"...Montale scriveva del male di vivere e della verità perduta.
Un esempio lampante lo troviamo nel titolo di una sua raccolta : OSSI DI SEPPIA.
La seppia è un pesce e come tale è formato da cartilagine, non da osso, ma tutti lo chiamano osso senza porsi il problema.
La verità assoluta le conseguenze e i dubbi vengono così sgretolati dall'autore..."

La parte di colloquio d'esame Storia dell'arte (ci tengo a precisare: altro candidato)
Prof.: Riconosci quel quadro (Les demoiselles d'Avignon)?
Candidata: ... no
Prof.: Sai cos'è il cubismo?
Candidata: L'ho sentito...
Prof.: Hai mai visto questo foglio (appunti del loro prof di storia dell'arte sul cubismo)?
Candidata: Sì, ma non l'ho letto!
Prof.: Se ti dico Picasso... (ammiccante)?
Candidata: L'ho sentito!
Prof.: Cambiamo argomento. Di chi è questo quadro?
Candidata: ... è impressionista... è di M...
Prof. (sudata): attenta bene.
Candidata:- ... Monet, no... Manet ... Monet ... non lo so ... comunque è "la colazione sull'erba"!
Prof: Bravissima! Ma, senti, questo dipinto è più conosciuto col nome in francese, visto che lo sai così bene (ha appena parlato per 10 minuti con la prof di francese, il mio sospetto è che abbia imparato tutto a memoria...) dillo in francese.
Candidata: Ok. La colazion sur l'herbe.
La commissione si guarda sconvolta.
Chiedo di cosa vuole parlare e lei indica un quadro di Turner.
Prof. (con un sorriso un po' forzato): Bene. Parlami di questo dipinto: come si chiama?
Candidata: ... (pensa) forse... l'incendio al parlamento, no, no è la camera dei lord?
Prof.: Vai avanti, non fermiamoci su questi dettagli (la candidata non coglie l'ironia). Chi l'ha dipinto?
Candidata: ... però ci sono colori accesi (NDC: in effetti!!) e colori scuri, c'è lo sfumato.
Prof. (ormai ad un passo dall'incazzatura): Bene! ora che abbiamo definito che Turner non faceva il fornaio ma il pittore cos'altro possiamo dire?
Candidata: ... Muta

Altro colloquio.
La prima parte, su un argomento scelto dalla candidata, è stata disastrosa, allora scelgo una domanda facilissima.
Prof (mostra un quadro cubista con tanto di collages): riconosci questa opera?
candidata: ...
prof: Ma dai, è facile! Questo è il tuo album di immagini, vedi? Dimmi a quale movimento appartiene?
candidata: ...
prof.: Guarda bene è tra i primi movimenti del Novecento, dai.. e del Cu... Cu... Cu... (ciao Dignità, ci vediamo fuori da scuola)
candidata: ... Colbert?... era un pittore vero?
Prof. (allibita, si rende conto che avrebbe preferito che la candidata avesse dato una dimostrazione d'irriverenza futurista e avesse detto CULO!) No, è un importante uomo di governo del Re Sole. Siamo nel '600, fa parte del programma di storia dello scorso anno e non avrei potuto chiedertelo per diverse ragioni... poi mi balena un dubbio angosciante e, presa dal vortice dell'emozione, forse ingannata dal surreale che si faceva largo sulla ragione, oso insinuare: ma volevi forse dire Courbet?
candidata: Sì Courbet! È di Courbet!
Prof. (stremata): no, non è un dipinto realista.

Altri colloqui sono stati meno originali e più conformi allo svolgimento del programma, più scolastici insomma!
Adesso, dopo aver smesso i panni di commissario esterno, lascio anche quelli di blogger al legittimo creatore di questo luogo numerico. Felice di averlo un po' imbrattato.

6 commenti:

giovanna ha detto...

... e benvenuta rositaelredalt!
fortissima, mi hai fatto sorridere:-)
un po' tragi-comico, vabbé... questo è, ahinoi.
Ehi, imbratta, imbratta! :-) :-)
ciao prooof!
g

Anonimo ha detto...

proooof ma sua moglie non è una matematica???????????????????? SACRILEGIOOO

Anonimo ha detto...

Mamm'arte! dai almeno NOI abbiamo riso mentre al tuo io professionale più profondo venivano gli spasmi!
A me viene da dire che.."Non so, ho pensato che forse quest'anno nessuno ha capito storia dell'arte!!!"
uaouauauuuaooouaaa!!!
Però questo è un blog matematico..mmmm..1+1=2!Ciao Robby!:-)

Maurizio ha detto...

Un pizzico di murphologia:

Niente è facile come sembra.

Ronkas ha detto...

il secondo dei colloqui descritti è veramente... deprimente :(

siamo sicuri che quei candidati non fossero drogati? mentalmente rapiti dagli alieni?

Piotr ha detto...

Molto, molto benvenuta, Rosita.

Prof: Non te ne pentirai.