Sì ma, una volta, le calcolatrici non esistevano (sembra incredibile, eh? :-) ). Ebbene, facevano i conti con questo aggeggio. Evidentemente, facevano prima che farli a mano. Io sono più veloce con carta e penna piuttosto che con questo attrezzo infernale.
Una volta, se me lo passate, era anche meno necessario far di conto. Non credo che la tecnologia si sarebbe evoluta tanto senza l'utilizzo di strumenti sempre più avanzati. Ora non dico che il vecchio calcolo "manuale" sia inutile, ma vorrei solamente sfatare il mito della "calcolatrice proibita".
Mi ricorda quel film su Feynman (non ricordo come si chiama, non mi piacque granché) in cui c'è una scena in cui lui sfida un cinese che usa un qualche specie di abaco o regolo.. e perde sulle operazioni più 'semplici', ma lo batte clamorosamente su una qualche radice
Del film si parla (solo in nota a piè di pagina) anche nel compleanno di RM dedicato a Feynman.
Sul regolo, Prof, che dirti? Credo che l'uso - nel senso di allenamento all'utilizzo - sia fondamentale. Tutti gli scienziati e gli ingegneri sanno fare i calcoli con carta e penna, eppure prima dell'arrivo delle calcolatrici *tutti* gli scienziati e gli ingegneri usavano i regoli. Questà non è una dimostrazione matematica, ma dovrebbe inoculare il sospetto che effettivamente fossero utili. In realtà, insegnavano delle cose che ormai sembrano poco importanti: ad esempio, non danno mai l'ordine di grandezza di un risultato, quello lo deve capire al volo l'utilizzatore, e questa è una cosa carina, in periodi in cui sui giornali si vede spesso che non si sa la differenza tra milione e milardo. Poi, insegnavano anche che non riesci a tirar fuori più precisione di quanta ne metti. Adesso, c'e ancora chi misura una grandezza con una certa approssimazione alla cifra intera, la moltiplica con un'altra altrettanto approssimata, poi da un risultato del calcolo con sette cifre decimali. La "non precisione" del regolo non era necessariamente una cosa negativa, se insegnava come effetto collaterale anche il concetto di propagazione degli errori...
Piotr, hai ragione. Il discorso sugli ordini di grandezza e sulle cifre significative è un punto a favore dell'uso del regolo.
Ma che tipo di operazioni si riescono a fare? Io sono riuscito a moltiplicare due numeri di due cifre tra loro, ma non di più (e, spesso, l'ultima cifra me la devo calcolare a mano, se non le ultime due).
Da bambino mio padre mi aveva insegnato a usarlo. Oltre alle solite operazioni è facile farci i logaritmi, in varie basi, ovviamente, ma se non ricordo male ci sono anche le scale per le arcotangenti.
Piotr: verissimo quello che hai detto sugl ordini di grandezza. In effetti non è vero che tutti gli scienziati sanno fare i calcoli a mano (e da quando ho scoperto Mathematica non faccio più un integrale manco a morire, tiè :-) ) ma sanno dare un'ordine di grandezza, una stima, delle varie quantità in gioco.
Su quali operazioni siano possibili... beh, oggi è ancora Gennaio :-)
Diciamo che dipende anche dai regoli (che non sono certo tutti uguali) dall'abilità dell'utilizzatore (non guardate me...) e dalla sua perversione preferita.
Comunque, tanto per dirne una neanche troppo clamorosa, ci si sapeva risolvere le eqauzioni di secondo grado.
Avevo letto qualcosa riguardo la risoluzione delle equazioni di secondo grado, ma mi pareva che fosse una cosa complicata. L'impressione era sempre quella: "si fa più in fretta a farle a mano". :-)
Ma aspetterò volentieri il primo giorno lavorativo di febbraio...
16 commenti:
Proprio bello, eh? Complimenti.
Tu non sai che cosa hai combinato, Prof. Ma lo saprai presto.
certo che si riescono a fare i conti in fretta :-)
@Piotr: dici che devo aspettare il primo giorno lavorativo del mese?
@mau: non scherziamo, ho provato a fare un po' di conti, e a mano facevo molto prima. E, soprattutto, non sbagliavo il risultato :-)
Se è per la velocità, anche una calcolatrice delle merendine è più veloce.
Sì ma, una volta, le calcolatrici non esistevano (sembra incredibile, eh? :-) ). Ebbene, facevano i conti con questo aggeggio. Evidentemente, facevano prima che farli a mano. Io sono più veloce con carta e penna piuttosto che con questo attrezzo infernale.
Una volta, se me lo passate, era anche meno necessario far di conto.
Non credo che la tecnologia si sarebbe evoluta tanto senza l'utilizzo di strumenti sempre più avanzati.
Ora non dico che il vecchio calcolo "manuale" sia inutile, ma vorrei solamente sfatare il mito della "calcolatrice proibita".
Pare, comunque, che siano andati sulla luna, col regolo calcolatore.
(Per quanto riguarda la calcolatrice proibita, se volete la prossima verifica la facciamo con uso libero di calcolatrice e libri)
Mi ricorda quel film su Feynman (non ricordo come si chiama, non mi piacque granché) in cui c'è una scena in cui lui sfida un cinese che usa un qualche specie di abaco o regolo.. e perde sulle operazioni più 'semplici', ma lo batte clamorosamente su una qualche radice
Mmh, questo film mi manca...
Eccolo, trovato:
http://www.imdb.com/title/tt0116635/
di e con Matthew Broderick (e già questo non depone a suo favore)
Del film si parla (solo in nota a piè di pagina) anche nel compleanno di RM dedicato a Feynman.
Sul regolo, Prof, che dirti? Credo che l'uso - nel senso di allenamento all'utilizzo - sia fondamentale. Tutti gli scienziati e gli ingegneri sanno fare i calcoli con carta e penna, eppure prima dell'arrivo delle calcolatrici *tutti* gli scienziati e gli ingegneri usavano i regoli. Questà non è una dimostrazione matematica, ma dovrebbe inoculare il sospetto che effettivamente fossero utili.
In realtà, insegnavano delle cose che ormai sembrano poco importanti: ad esempio, non danno mai l'ordine di grandezza di un risultato, quello lo deve capire al volo l'utilizzatore, e questa è una cosa carina, in periodi in cui sui giornali si vede spesso che non si sa la differenza tra milione e milardo. Poi, insegnavano anche che non riesci a tirar fuori più precisione di quanta ne metti. Adesso, c'e ancora chi misura una grandezza con una certa approssimazione alla cifra intera, la moltiplica con un'altra altrettanto approssimata, poi da un risultato del calcolo con sette cifre decimali. La "non precisione" del regolo non era necessariamente una cosa negativa, se insegnava come effetto collaterale anche il concetto di propagazione degli errori...
Piotr, hai ragione. Il discorso sugli ordini di grandezza e sulle cifre significative è un punto a favore dell'uso del regolo.
Ma che tipo di operazioni si riescono a fare? Io sono riuscito a moltiplicare due numeri di due cifre tra loro, ma non di più (e, spesso, l'ultima cifra me la devo calcolare a mano, se non le ultime due).
Da bambino mio padre mi aveva insegnato a usarlo. Oltre alle solite operazioni è facile farci i logaritmi, in varie basi, ovviamente, ma se non ricordo male ci sono anche le scale per le arcotangenti.
Piotr: verissimo quello che hai detto sugl ordini di grandezza. In effetti non è vero che tutti gli scienziati sanno fare i calcoli a mano (e da quando ho scoperto Mathematica non faccio più un integrale manco a morire, tiè :-) ) ma sanno dare un'ordine di grandezza, una stima, delle varie quantità in gioco.
ciao Dario
Su quali operazioni siano possibili... beh, oggi è ancora Gennaio :-)
Diciamo che dipende anche dai regoli (che non sono certo tutti uguali) dall'abilità dell'utilizzatore (non guardate me...) e dalla sua perversione preferita.
Comunque, tanto per dirne una neanche troppo clamorosa, ci si sapeva risolvere le eqauzioni di secondo grado.
Avevo letto qualcosa riguardo la risoluzione delle equazioni di secondo grado, ma mi pareva che fosse una cosa complicata. L'impressione era sempre quella: "si fa più in fretta a farle a mano". :-)
Ma aspetterò volentieri il primo giorno lavorativo di febbraio...
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