sabato 2 dicembre 2006

Bastone platonico

Sarà il divario generazionale, sarà la contrapposizione tra l'età degli insegnanti, che avanza sempre, e l'età degli studenti, che rimane sempre costante (accidenti a loro), sta di fatto che La Scuola (ente astratto, idea platonica) si lamenta sempre perché Gli Studenti (ente astratto collettivo, idea platonica) non sono più come erano Una Volta (ente astratto, idea platonica).

Sono meno impegnati, più disinteressati, meno concentrati, hanno una scala di valori diversa da quella che avevano Gli Studenti di Una Volta (soprattutto I Genitori (ente astratto, idea platonica) hanno scale di valori diverse, a dirla tutta).

Poi arrivano i ricevimenti dei Genitori, e gli enti astratti escono dal loro mondo ideale e si concretizzano davanti a te, mostrando tutte le loro particolarità, i loro caratteri distintivi, i loro problemi, le loro aspettative. In particolare, un paio di giorni fa si sono concretizzati davanti al consiglio di classe (e a me, che sono il coordinatore, ahimè) gli enti astratti Genitori e Studenti di seconda. Sono diventati enti concreti, materiali, bastonabili. E sono stati bastonati abbondantemente (credevamo noi, poveri insegnanti illusi) riguardo al loro comportamento intollerabile.

“Noi entriamo in classe molto volentieri”, dicevamo ai genitori, “sono studenti molto simpatici, in questa classe si sta bene”. Pausa. “Però...” - questo è un Discorso Standard, c'è sempre un “però” che rovina tutto - “però non ne possiamo più”, e giù a raccontare della fatica che si fa per farli stare buoni, per farli mettere a sedere, per fare l'appello, per fare lezione.

Quello che succede di solito, in seguito, è che per almeno una settimana gli studenti si mettono buoni, si ricordano delle sgridate, cercano di stare in silenzio, diventano più educati, si ricordano magari delle minacce fatte loro dai genitori la sera del ricevimento generale.

Ma allora, cosa deve dire un insegnante che, dopo essere entrato in classe ed avere annunciato che ciò che avrebbe spiegato sarebbe stato causa di un sacco di insufficienze in una futura verifica (“quindi state attenti, aprite le orecchie e fate silenzio!”), impiega un'ora intera per spiegare un unico concetto?

Un'ora intera di caos totale per colpa di questa formula:

radice di a quadrato uguale modulo di a

6 commenti:

Anonimo ha detto...

hahahahahahahahahaha

...

...

...

ahah


No comment, lei prof ci odia, più passo il tempo e più me ne convinco... e la cosa mi piace... (comincio a pensare di essere masochista, ma soprattutto per altri motivi)

Anonimo ha detto...

Tutto sto discorso inconclusivo su "platonico-non platonico"...alla fine il succo del discorso era quella formuletta?

zar ha detto...

In realtà il succo del discorso era il rapporto genitori/figli...

E poi inconclusivo non si dice. Soprattutto a me... :-)

Anonimo ha detto...

ok ok...chiedo umilmente scusa...bè, poi non era riferito a lei ma al discorso...

Freyon ha detto...

Eh, dopo si lamentano perchè prendono 3...

.mau. ha detto...

perché un'ora? dov'era il problema? nello spiegare che la funzione sqrt ha un solo valore quando vuoi che sia una funzione? nelle barre che non imprigionano la A di destra?