Non è un sistema molto efficiente, tant'è che nel decadimento audioattivo la stringa che decade pian piano aumenta la sua dimensione. Magari qualche volta la lunghezza potrà anche diminuire, ma in media aumenterà. Ecco un esempio:
11111111 81 1811 111821 31181211 132118111221
Bene, Conway ha studiato la crescita di una generica sequenza, scoprendo che l'n-esima stringa ha una lunghezza proporzionale a λn, dove λ è circa uguale a 1.303577.
Per essere più preciso, ha specificato che λ è l'unica soluzione positiva della seguente equazione:
x71-x69-2x68-x67+2x66+2x65+x64-x63-x62-x61-x60-x59
+2x58+5x57+3x56-2x55-10x54-3x53-2x52+6x51+6x50+x49+9x48-3x47
-7x46-8x45-8x44+10x43+6x42+8x41-5x40-12x39+7x38-7x37+7x36+x35
-3x34+10x33+x32-6x31-2x30-10x29-3x28+2x27+9x26-3x25+14x24-8x23
-7x21+9x20+3x19-4x18-10x17-7x16+12x15+7x14+2x13-12x12-4x11
-2x10+5x9+x7-7x6+7x5-4x4+12x3-6x2+3x-6 = 0.
Ecco una rappresentazione sul piano complesso di tutte le 71 soluzioni del precedente polinomio: si vede che tre di esse sono reali, e una sola positiva: quella è λ, detta anche costante di Conway.
Rimane un'ultima questione: se prendo una generica stringa e la faccio decadere, posso aspettarmi di trovare tutti i 92 elementi distribuiti con la stessa frequenza?
Naturalmente la risposta è no: alcuni elementi sono più rari, altri più comuni: basta osservare la tabella del decadimento per notare che alcuni elementi compaiono con maggiore frequenza. Ecco qua la lista di tutti gli elementi con le loro frequenze relative:
1 91790.38321598 2 3237.29685875 3 4220.06659818 4 2263.88603245 5 2951.15037158 6 3847.05254190 7 5014.93024640 8 6537.34907500 9 8521.93965391 10 11109.00682092 11 14481.44877330 12 18850.44122748 13 24573.00669542 14 32032.81295997 15 14895.88665819 16 19417.93924972 17 25312.78421743 18 32997.17012181 19 43014.36091325 20 56072.54312854 21 9302.09744434 22 12126.00278278 23 15807.18159188 24 20605.88261067 25 26861.36017966 26 35015.85854555 27 45645.87725570 28 13871.12419974 29 18082.08220273 30 23571.39133629 31 1447.89056423 32 1887.43722758 33 27.24621608 34 35.51754794 35 46.29986815 36 60.35545568 37 78.67800009 38 102.56285249 39 133.69860315 40 174.28645997 41 227.19586752 42 296.16736852 43 386.07704943 44 328.99480576 45 428.87015042 46 559.06537945 47 728.78492056 48 950.02745645 49 1238.43419719 50 1614.39466866 51 2104.48819331 52 2743.36297175 53 3576.18561068 54 4661.83427193 55 6077.06118890 56 7921.91882838 57 10326.83331181 58 13461.82516638 59 17548.52928660 60 22875.86388300 61 29820.45616740 62 15408.11518153 63 20085.66870930 64 21662.97282106 65 28239.35894924 66 36812.18641833 67 47987.52943839 68 1098.59559973 69 1204.90838414 70 1570.69118084 71 2047.51732002 72 2669.09703633 73 242.07736666 74 315.56655252 75 169.28801808 76 220.68001229 77 287.67344775 78 375.00456739 79 488.84742983 80 637.25039755 81 830.70513293 82 1082.88832855 83 1411.62861001 84 1840.16696832 85 2398.79983113 86 3127.02093283 87 4076.31340783 88 5313.78949991 89 6926.93520451 90 7581.90471245 91 9883.59863913 92 102.56285249
E questo, almeno per ora, è tutto.
“Ma tutto questo, a che scopo?”.
“Bé, per amor di precisione”.
“Precisione?”.
“Certo, è brutto dire che conosciamo solo l'approssimazione di una certa costante...”.
“Brutto? Ma ti rendi conto? Un'equazione di settantunesimo grado per definire un numero? Che oltretutto serve per spiegare come funziona un giochino? Spero almeno che abbia qualche applicazione”.
“Naturalmente...”.
“Ah, meno male. E dove viene usata, tutta questa matematica?”.
“No, ehm, stavo dicendo naturalmente no”.
“Eh? Non serve a niente? E sette persone, per non parlare del computer con nome e cognome...”.
“Ha anche un secondo nome”.
“Eh?”.
“Il computer con nome e cognome si chiama Shalos B. Ekhad, ha anche un secondo nome...”.
“Roba da matti. Sette persone e un computer con nome, secondo nome e cognome, impiegano vent'anni per studiare come funziona un giochino, tentando di ridimostrare un teorema perduto e inutile scritto su foglietti volanti, oltretutto non riuscendoci completamente?”.
“Sì, hai riassunto bene la storia. Anche se i Veri Matematici non dicono mai che i loro teoremi non servono a niente. In verità, i teoremi servono per fare altri teoremi”.
“Voi siete matti”.
4 commenti:
Ok, io che mi sono riletto tutti i post in fila non sto tanto bene. Però ne valeva la pena. Lunga vita a Conway ;-)
Bravo zar. Questa si che si chiama devozione.
La capacità dei matematici di prendere tutto sul serio (o di non prendere niente sul serio) è meravigliosa...
siiii siamo mattiiii ahhaha
e i matti, vanno assecondati, quindi....
più che altro fate paura
Posta un commento