Benvenuti al Carnevale della Matematica numero 143, un Carnevale che usa la parola
per ben due volte.
143, un numero che risolve il problema di Waring per le settime potenze: ogni numero naturale è la somma di al più 143 settime potenze. Compito per casa, di cui non ho trovato soluzione: trovare un numero naturale che è necessariamente uguale alla somma di 143 potenze.
Ora, ecco alcune proprietà del numero 143. Anzi, di alcuni numeri 143:
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. Per la prima volta nella storia del carnevale, il tema è stato perfettamente rispettato da tutti i partecipanti.
Prima di passare all'elenco dei contributi, l'annuncio del prossimo Carnevale: il numero 144 uscirà il 14 novembre e sarà ospitato dai Maddmaths!.
Il primo contributo arrivato è quello di
Leonardo Petrillo, che
sul Tamburo Riparato ha introdotto, nel modo più semplice possibile, un effetto particolare che può avvenire nel mondo degli atomi: l'effetto Auger. Un “viaggio forzato” degli elettroni negli atomi sottoposti ad alcune condizioni particolari.
Per far ciò, viene fatta una breve premessa sull'effetto fotoelettrico e sulla struttura elettronica dei metalli. Il tutto si conclude in musica con uno splendido brano di musica classica sempre inerente al tema dei viaggi.
Annalisa Santi, ben attenta alle tassative prescrizioni sul tema, si chiede, nel suo post dal titolo
Volo Air Canada 143 e le unità di misura: chissà se a proposito di viaggi interstellari o drammi esso volesse forse far riferimento al Cosmos 143, un satellite artificiale russo o al volo Air Canada 143?
A lei ha ricordato proprio il volo Air Canada 143, un volo di linea della compagnia aerea canadese Air Canada in servizio tra Montréal ed Edmonton che il 23 luglio 1983 effettuò un drammatico atterraggio di emergenza e sfiorata una vera tragedia legata proprio a un errore dovuto alla variazione delle unità di misura adottate, kilogrammo e libbra.
Ma si parla anche di Corsari e di Gilberto Govi… decisamente voli pindarici!
.mau. apparentemente non ha rispettato il tema del Carnevale, ma vediamo:
sulle Notiziole ha scritto una serie notevole di quizzini, ed è noto che se uno non riesce a risolverli è un dramma:
Poi ha recensito vari libri, e si sa che i libri possono fare viaggiare tanto:
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Two Trains Leave Paris di Taylor Marie Frey e Mike Wesolowski, un testo di matematica di base con un approccio piuttosto peculiare ma carino
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Caos, spunti sulla teoria del caos pensati da Stefano Marmi e resi interessanti da Marco Malvaldi. Se non cercate i racconti del BarLume va molto bene.
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A History of π di Petr Beckmann: per farvi scoprire che i matematici possono anche non essere persone asettiche.
Sul Post c'è la recensione del libro
La luce e il tempo, di Guido Corbò, una bella introduzione alla teoria della relatività che usa la matematica ma senza mai superare le conoscenze della terza media (sì, almeno per la relatività ristretta è possibile!). E se non è un viaggio interstellare questo…
C'è poi un post scriptum:
Non prendete sempre alla lettera i numeri. È vero che non si possono confrontare i dati sui contagi Covid di adesso con quelli di fine marzo, ma questo non significa che possiamo stare tranquilli.
Ed ecco i Maddmaths!; Roberto Natalini finge di disinteressarsi all'importante tema di questo mese, ma non ci riesce.
Il libro di Leonardo — Comics&Science – The Fibonacci Issue. Giovedì 8 ottobre, all’interno dell’Internet Festival di Pisa, è stato
presentato in anteprima il nuovo albo Comics&Science, The Fibonacci
Issue, contenente tra l’altro la storia “Il libro di Leonardo” scritta
e disegnata da Claudia Flandoli. Questo è certamente un viaggio.
Presentazione di Archimede 2/2020. È uscito il n. 2/2020 della rivista Archimede. Ecco il sommario del direttore Roberto Natalini: “Sono stati mesi
per molti versi drammatici, sicuramente inediti. La quarantena, le
difficoltà della didattica, l’incertezza su cosa ci aspetterà dopo
l’estate. Noi siamo andati avanti, cercando di preparare un numero
della rivista che fosse interessante e ricco di spunti. Apriamo con un
articolo di modellistica matematica di Pierandrea Vergallo e Michele
Zanatta che ci parlano dell’equazione di Gompertz e di come si usi
nell’analisi della crescita dei tumori (l’articolo è liberamente
accessibile sul sito Mondadori). A seguire, Lorenzo Meneghini ci
propone una passeggiata tra progressioni geometriche, triangoli
rettangoli e connessioni con il rapporto aureo. Argomenti tipicamente
abbastanza scollegati, ma che posso diventare oggetto di un
laboratorio stimolante. Infine Anna Maria Dallai e Marta Ciappelli ci
parlano di tabelline, e di come sia possibile impostare un programma
di lavoro basato su una loro interpretazione geometrica. Per la
rubrica Scuole superiori, Guliana Massotti ci parla della geometria
dello spazio. I disegni del fumetto «Le avventure matematiche di Dory
e Berty», in cui si parla del teorema di Talete in termini molto
originali, sono di Claudia Flandoli, che firma la sua seconda
copertina di Archimede (dell’altra si parla qui), l’idea narrativa e i
testi di Alice Manieri.” E non dimentichiamo le
soluzioni dei giochi
di Archimede Enigmistica,
apparsi nei numeri precedenti e la nuova rubrica “A colpo d’occhio”
tenuta da Roberto Zanasi (sono io, sì). Provate a guardare e commentare
la sua ultima proposta. Direi che anche questo sia un viaggio bello lungo.
Dialogo sui numeri primi. Alessandro Zaccagnini ci propone un suo “Dialogo sui numeri primi”, un
esercizio di stile in cui cercherà di parlare dei numeri primi in modo
interessante senza usare formule, o quasi. Nel dialogo, che qui
presentiamo a puntate, o meglio “giornate”, troveremo tre personaggi
presi a prestito da Galileo: Salviati, che è un copernicano (un
teorico dei numeri analitico), Sagredo, che è un patrizio (un
matematico di un altro settore), e Simplicio, che è un tolemaico (un
dilettante).
- Giornata prima, nella quale si discute della natura dei numeri primi.
- Giornata seconda, nella quale si discutono i metodi per distinguere
i numeri primi dai numeri composti.
Numeri primi e dialoghi: eros, o dramma, a seconda di come uno si pone nei confronti della teoria dei numeri.
Nobel in fisica 2020:
vince anche il matematico Roger Penrose. Il Premio Nobel in fisica 2020 è stato assegnato pochi minuti fa a tre
scienziati: Roger Penrose e, in compartecipazione, Reinhard Genzel e
Andrea Ghez.
Finalmente Roger Penrose. Nei giorni scorsi è stato annunciato che Roger Penrose è uno dei tre
vincitori del premio Nobel per la fisica 2020. Raccogliamo qui una
serie di ricordi di Michele Emmer, che ha conosciuto Penrose e con cui
ha collaborato in passato.
Qui si festeggia un nobel, e dove si festeggia Bacco non manca di presentarsi.
Precarietà e Covid 19:
la proposta della EWM per sostenere le giovani scienziate. Il 24 agosto si è tenuto un meeting zoom dal titolo
EWM and the
corona crisis. Elisabetta Strickland (Gruppo di lavoro della EWM per
il Covid-19) ha partecipato ed ha scritto per noi un resoconto della
riunione pieno di idee e proposte.
Torniamo seri per un momento: precarietà e malattie sono drammi veri, il sostegno alla scienza è cosa buona, e quello alle scienziate, spesso messe da parte, è cosa ottima.
Come nascono il vento, le nuvole e le perturbazioni. In questa nuova puntata della rubrica
Esperienze Transdisciplinari di
Matematica, Gianluigi Boccalon ci presenta un percorso che ha
sperimentato alcuni anni fa in alcune sue classi di scuola secondaria
di primo grado, alla scoperta delle basi della meteorologia, provando
come sua abitudine ad abbattere i confini disciplinari tra fisica,
geografia, chimica e matematica. Sembra fatto apposta per commentare l'episodio dell'Uomo Ragno con Cyclone.
Olimpiadi Internazionali di Matematica: Italia sesta al mondo. La sessantunesima Olimpiade Internazionale di Matematica ha avuto
luogo in questi giorni in un formato inedito: programmata a luglio a
San Pietroburgo, in Russia, e in un primo momento posticipata a
settembre, di fronte al fatto che sarebbe stato molto difficile per
molti concorrenti raggiungere la sede prevista, è stata trasformata in
gara distribuita in tutto il mondo, in modo che potessero partecipare
il maggior numero possibile di ragazze e ragazzi. Vediamo com'è
andata.
Questi sono ancora viaggi, che sarebbero stati fisici se la pandemia non si fosse messa in mezzo.
L'improbabile non è impossibile. Inizia la nuova rubrica “La lente matematica” che sarà tenuta da Marco
Menale. Brevi testi per guardare da vicino le cose con l’occhio del
matematico.
L'occhio del matematico, si sa, lavora bene in presenza di caffeina e di alcool. Di solito non contemporaneamente, ma non è detto.
Mathematical Graffiti #3 – Sophie Germain, ovvero… Antoine-August Le Blanc. Terzo appuntamento con la rubrica di Stefano Pisani. “Dietro un grande
uomo, c’è sempre una grande donna”. Questa frase, attribuita
solitamente a Virginia Woolf, potrebbe attagliarsi perfettamente alla
vicenda di Sophie Germain – solo che, nel suo caso, donna e uomo
coincidevano. Sophie Germain (1771-1831) è stata una grande
matematica, fisica e filosofa francese. Lo spirito riformatore della
rivoluzione francese permeò le sue coraggiose scelte di vita.
La frase "uomo e donna coincidevano" racchiude una storia notevole, di quando le donne erano considerate indegne di certi studi. Scegliete voi quale dei temi del Carnevale si adatta meglio a questa situazione.
Ricordo di Vaughan F. R. Jones (1952 – 2020). Nei giorni scorsi è venuto a mancare all’età di 67 anni il matematico
neozelandese Vaughan Jones, vincitore tra l’altro della Medaglia
Fields nel 1990. Vi proponiamo un ricordo di Roberto Longo.
Un secondo ricordo di una persona che non c'è più, in questo Carnevale.
Un matematico prestato alla Disney. Alberto Saracco ci propone i video della serie “Un matematico prestato
alla Disney“, in cui fa divulgazione della matematica traendo spunto
da storie di paperi e topi.
Puntata 19: La casa in 4D — L’ipercubo. In questa puntata, prendendo spunto dalla casa in 4D costruita da
Archimede Pitagorico, ci parla dell’ipercubo.
Puntata 20: Sindaco, che passione! – La matematica delle elezioni. In questa puntata, prendendo spunto dalla lotta elettorale tra
Paperino e Gastone in Sindaco, che passione!, ci parla della
matematica elettorale, e in particolare del
gerrymandering.
Puntata 21: Paperin Palladio e la missione architettonica – Aritmetica modulare. In questa puntata, prendendo spunto dal teorema di Arturo Dentato e
dal numero 42 nella storia di Paperin Palladio, di Roberto Gagnor e
Valerio Held, ci parla delle somme di tre cubi e dell’aritmetica
modulare.
Puntata 22: Paperoga prof. per caso – Numeri primi. In questa puntata, prendendo spunto dalle bizzarre idee di Paperoga
(Prof. per caso) sui numeri ci parlerà dell’infinità dei numeri primi.
E qui c'è poco da dire, dato che il tema del Carnevale viene dai fumetti.
Ora tocca a Davide Passaro, che scrive su Math is in the Air.
Rilanciamo con un articolo di Enrico De Giuli che tratta una "vexata quaestio" ovvero: "
Che cosa è la matematica?". E per rispondere a questa domanda, ognuno può fare riferimento al tema del Carnevale che preferisce (o anche a tutti i temi insieme, volendo).
Terminiamo con una interessante intervista ad Alessio Farcomeni, professore ordinario di statistica all'università di Tor Vergata.
Il sottotitolo dell'intervista è molto indicativo ed è il seguente: "
La statistica e le sue infinite possibilità applicative". La statistica: per qualche matematico è eros, per qualcun altro è thanatos.
Passiamo a Paolo Alessandrini, che in questo mese si è dedicato a Gianni Rodari.
"
Matematica per pigri"
Ovvero la matematica è una costruzione mentale che può anche fare a meno della realtà, e come tale è perfetta per i pigri, per gli amanti del gioco e della fantasia, e quindi per scrittori come Gianni Rodari.
"
Misure"
Una questione matematica molto cara a Rodari è il concetto di misurazione, che viene utilizzato non sopprimendo completamente lo spirito scientifico e razionale, ma sovrapponendovi i colori della fantasia per creare una "nuova logica".
"
Derivabilità"
"Il paese senza punta", una delle "Favole al telefono", offre una ghiotta occasione per parlare di continuità, derivabilità e frattali.
Quelli di fantasia sono tra i viaggi più divertenti, in fondo.
Ora eccoci ai Rudi Mathematici, che come al solito chiudono il Carnevale (e in questo come al solito non si veda né un tentativo di metterli all'ultimo posto, né di riservar loro un posto d'onore: semplicemente, sono quasi sempre in ritardo):
Buon compleanno Marie-Jean è un compleanno (ma va?). Dedicato al rivoluzionario Condorcet, in origine si intitolava “Il respiro della locomotiva”, e inizia con una dettagliata analisi di una delle canzoni più famose dei Jethro Tull, pensa te. Jethro Tull e locomotive: senza dubbio si viaggia.
Poi c’è questo “
Tsunami”, che è un Paraphernalia, e che è in grado di scatenare davvero catastrofi e solitoni. Sta a vedere che può starci davvero, in tema, stavolta…
Meno drammatico, ma con un discreto impatto sui lettori e solutori, abbiamo poi questo “
Indovinello dei Pellegrini”, che ovviamente fa parte della serie “Gli Allegri Monaci di Riddlewell”, e c’è poco da fare: se un monastero ha la parole “riddle” nel nome, si capisce subito come vada a finire la messa. I pellegrini viaggiano per definizione, no?
L’improbabile titolo “
Cura dimagrante con tartine” preannuncia il post istituzionale del blog, deputato alla soluzione del problema pubblicato su “Le Scienze” di Settembre. Un commento dal portavoce dei Rudi:
è notevole non solo per la nostra sublime maestria di eccezionale intrattenimento matematico, ma anche per una topica niente male che abbiamo preso. È sempre più difficile, dopo tanti anni, nascondere la nostra spudorata cialtronaggine. Si parla di tartine, oltre che di errori baricentrici, e cos'è una tartina senza la bevanda preferita da Bacco?
C’è poi “
Ney-pat-ko-no”, e il nome dice tutto, no? Perché perdersi in ulteriori spiegazioni? E perché spiegare quale dei vari temi di questo Carnevale è stato rispettato? Basta cliccare sul link e andarsi a leggere le ultime righe del post dal titolo misterioso, dove è tutto spiegato.
Fortuna ha voluto che di compleanni, questo mese, ce ne fossero ben due. Concludiamo dunque il Carnevale, tracciando una simbolica linea di confine, con “
Buon compleanno Claude!”, che parla del non troppo noto Bachet de Méziriac, e che a suo tempo, sulla prestigiosa rivista
Rudi Mathematici, si intitolava “Confini”. E i confini, beh, son lì per rendere difficile la vita a chi vuole viaggiare. Ma, ogni tanto bisognerebbe ricordarlo, i confini sono sempre e soltanto fittizi.