L'essere uscita indenne dall'ennesimo esame di stato mi ha reso degna di un premio: l'invito a partecipare a questo spazio, regno incontrastato del proooof (naturalmente è stata una sua idea, tutta, tutta sua, io non ci pensavo nemmeno ;--).
Non mi dilungherò a spiegare l'esperienza perché, nonostante abbia già partecipato a molti esami, continuo a stupirmi sempre di quanto "locale" — direi professorale — sia la scuola statale, regno assoluto dell'ignoranza della legge e delle norme vigenti nonché paradiso del "personalissimo e mutevole-a-piacimento-buonsenso".
Sicuramente è colpa mia.
Del resto se qualcuno mi nomina commissario è chiaro che mi monto la testa!
Però non mi sento bene nell'uniforme del commissario: prima di tutto perché è un nome maschile, e già mi indispettisco, poi l'uniforme mi uniforma e fa a pugni con la disciplina delle arti visive che immeritatamente, ma orgogliosamente, rappresento.
Mi sto perdendo... ma il mio invito era finalizzato a regalarvi le più prelibate porzioni sull'abbondante e gustosa produzione dei candidati, che sono candidi, poverini, per definizione!
Dal tema su Montale:
"...Montale scriveva del male di vivere e della verità perduta.
Un esempio lampante lo troviamo nel titolo di una sua raccolta : OSSI DI SEPPIA.
La seppia è un pesce e come tale è formato da cartilagine, non da osso, ma tutti lo chiamano osso senza porsi il problema.
La verità assoluta le conseguenze e i dubbi vengono così sgretolati dall'autore..."
La parte di colloquio d'esame Storia dell'arte (ci tengo a precisare: altro candidato)
Prof.: Riconosci quel quadro (Les demoiselles d'Avignon)?
Candidata: ... no
Prof.: Sai cos'è il cubismo?
Candidata: L'ho sentito...
Prof.: Hai mai visto questo foglio (appunti del loro prof di storia dell'arte sul cubismo)?
Candidata: Sì, ma non l'ho letto!
Prof.: Se ti dico Picasso... (ammiccante)?
Candidata: L'ho sentito!
Prof.: Cambiamo argomento. Di chi è questo quadro?
Candidata: ... è impressionista... è di M...
Prof. (sudata): attenta bene.
Candidata:- ... Monet, no... Manet ... Monet ... non lo so ... comunque è "la colazione sull'erba"!
Prof: Bravissima! Ma, senti, questo dipinto è più conosciuto col nome in francese, visto che lo sai così bene (ha appena parlato per 10 minuti con la prof di francese, il mio sospetto è che abbia imparato tutto a memoria...) dillo in francese.
Candidata: Ok. La colazion sur l'herbe.
La commissione si guarda sconvolta.
Chiedo di cosa vuole parlare e lei indica un quadro di Turner.
Prof. (con un sorriso un po' forzato): Bene. Parlami di questo dipinto: come si chiama?
Candidata: ... (pensa) forse... l'incendio al parlamento, no, no è la camera dei lord?
Prof.: Vai avanti, non fermiamoci su questi dettagli (la candidata non coglie l'ironia). Chi l'ha dipinto?
Candidata: ... però ci sono colori accesi (NDC: in effetti!!) e colori scuri, c'è lo sfumato.
Prof. (ormai ad un passo dall'incazzatura): Bene! ora che abbiamo definito che Turner non faceva il fornaio ma il pittore cos'altro possiamo dire?
Candidata: ... Muta
Altro colloquio.
La prima parte, su un argomento scelto dalla candidata, è stata disastrosa, allora scelgo una domanda facilissima.
Prof (mostra un quadro cubista con tanto di collages): riconosci questa opera?
candidata: ...
prof: Ma dai, è facile! Questo è il tuo album di immagini, vedi? Dimmi a quale movimento appartiene?
candidata: ...
prof.: Guarda bene è tra i primi movimenti del Novecento, dai.. e del Cu... Cu... Cu... (ciao Dignità, ci vediamo fuori da scuola)
candidata: ... Colbert?... era un pittore vero?
Prof. (allibita, si rende conto che avrebbe preferito che la candidata avesse dato una dimostrazione d'irriverenza futurista e avesse detto CULO!) No, è un importante uomo di governo del Re Sole. Siamo nel '600, fa parte del programma di storia dello scorso anno e non avrei potuto chiedertelo per diverse ragioni... poi mi balena un dubbio angosciante e, presa dal vortice dell'emozione, forse ingannata dal surreale che si faceva largo sulla ragione, oso insinuare: ma volevi forse dire Courbet?
candidata: Sì Courbet! È di Courbet!
Prof. (stremata): no, non è un dipinto realista.
Altri colloqui sono stati meno originali e più conformi allo svolgimento del programma, più scolastici insomma!
Adesso, dopo aver smesso i panni di commissario esterno, lascio anche quelli di blogger al legittimo creatore di questo luogo numerico. Felice di averlo un po' imbrattato.
... e benvenuta rositaelredalt!
RispondiEliminafortissima, mi hai fatto sorridere:-)
un po' tragi-comico, vabbé... questo è, ahinoi.
Ehi, imbratta, imbratta! :-) :-)
ciao prooof!
g
proooof ma sua moglie non è una matematica???????????????????? SACRILEGIOOO
RispondiEliminaMamm'arte! dai almeno NOI abbiamo riso mentre al tuo io professionale più profondo venivano gli spasmi!
RispondiEliminaA me viene da dire che.."Non so, ho pensato che forse quest'anno nessuno ha capito storia dell'arte!!!"
uaouauauuuaooouaaa!!!
Però questo è un blog matematico..mmmm..1+1=2!Ciao Robby!:-)
Un pizzico di murphologia:
RispondiEliminaNiente è facile come sembra.
il secondo dei colloqui descritti è veramente... deprimente :(
RispondiEliminasiamo sicuri che quei candidati non fossero drogati? mentalmente rapiti dagli alieni?
Molto, molto benvenuta, Rosita.
RispondiEliminaProf: Non te ne pentirai.