giovedì 5 maggio 2011

«è composta da cinque parole» è composta da cinque parole


def quina(s):
  quote='"'*3
  print s + '(' + quote + s + quote + ')'

quina("""def quina(s):
  quote='"'*3
  print s + '(' + quote + s + quote + ')'

quina""")


Questo programma (in python) definisce una funzione quina(s) tale che, se invocata, produce una stampa di s("""s"""). Poi chiama la funzione quina passandole il codice scritto fino a quel momento, cioè chiama quina("""codice scritto fino a quel momento""") che produce una stampa di codice scritto fino a quel momento quina("""codice scritto fino a quel momento"""). Che è il programma stesso…

(Ho trovato un nuovo blog da seguire)

11 commenti:

Juhan ha detto...

Atz!
ti cito nel mio blog.
Anche perché voglio far vedere che non sono (troppo) invidioso ;-)

zar ha detto...

Cita, cita... Io non conosco mica tutti quei linguaggi che conosci tu.

lillipuz ha detto...

si può dire che è una sorta di frattale?

zar ha detto...

Mh, non so, non è che si facciano degli "zoom" sempre più in piccolo.

Giuseppe Lipari ha detto...

qualche tempo fa avevo scritto questo:

http://algoland.wordpress.com/2009/11/24/quines/

salutoni!
(su tuo consiglio ho letto Anathem: bello, anche se un bel po' lunghetto, sono arrivato in fondo con il fiatone!)

zar ha detto...

Uh, bello il programma a forma di frattale :-)

A proposito di Anathem: ho letto pareri discordanti in giro. C'è a chi è piaciuto, e a chi ha fatto schifo.

Se ti è piaciuto, ti piacerà allora sicuramente Cryptonomicon. Cercalo in qualche biblioteca (in libreria è esaurito) e leggilo, non te ne pentirai.

Juhan ha detto...

Cryptonomicon è mooolto bellissimissimo, diverso da Anathem, quando Neil aveva ancora il senso della misura e del plot.
Da leggere anche Snow Crash, quello che l'ha fatto conoscere ai più (e a me).
Chiedo perdono per l'intromissione ma a me viene automatico quando compare il multiverso, come i brufoli con la Nutella.

zar ha detto...

A me Snow Crash è piaciuto meno. Al primo posto metto Cryptonomicon, seguito dai due volumi del Ciclo Barocco (che sarebbero tre, se la Rizzoli si decidesse a tradurre anche l'ultimo).

Juhan ha detto...

Da non dimenticare "In the Beginning...", disponibile sul web; un po' vecchio ma qualifica chi l'ha scritto come geek/nerd e ci lo cita anche (forse).
Poi ci sarebbe anche il Sillabario, trama bislacca ma intrigoso: le nanotecnologie.
E il primo che ha scritto da solo, sull'ecologia, Zodiac.
Diciamo che prima di Anathem era uno dei miei tre autori preferiti. Adesso si deve riabilitare: meno di 200 pagine con una trama realistica, tipo Terry Pratchett.

Giuseppe Lipari ha detto...

Arieccomi. Anathem mi è piaciuto abbastanza, tranne forse l'ultima parte. La parte migliore (anzi praticamente spettacolare) è l'ambientazione, la trama invece è così così. Sono andato lento perché l'ho letto in inglese sul kindle, e per fortuna che c'era il dictionary perché altrimenti non ne uscivo vivo. Ma ne scriverò estesamente (forse) sul blog.

zar ha detto...

Anche a me l'ambientazione è piaciuta molto...